DOC significato ... di qualità
DOC significato, acronimo, definizione e quando si usa nei vini
DOC significato ... di qualità
DOC significato dell’acronimo e quando si usa nei vini rossi o bianchi

DOC significato = Denominazione di Origine Controllata, questa sigla si utilizza sopratutto sui vini; non garantisce solo la provenienza del vitigno stesso, ma anche della qualità del prodotto vinicolo.

Le sigle e i marchi dei prodotti di qualità, sono sempre messi in bella mostra sulle bottiglie dei vini e spesso utilizzate per promuovere il prodotto stesso.

Semplici lettere di un acronimo, tre o quattro lettere alla fine del nome, un marchio colorato sull’etichetta sulla bottiglia di vino o sono la garanzia di un buon vino?

E perché no anche la garanzia di un negozio fisico o un shop online di vini di qualità?

Nella nostra bella Italia, abbiamo la fortuna di avere attualmente più di 300 vini con la classificazione Denominazione di Origine Controllata; La maggior parte dei vini provengono da vitigni situati in Piemonte.

Ti consiglio, per orientarti negli acquisti di vini bianchi o rossi, vista la grande scelta, di farti aiutare dal sito Altririmedi, dove troverai raccolti e catalogati, migliaia di vini da centinaia di shop online, più conosciuti e anche di nicchia.

Trovi al suo interno le maggiori denominazioni e tutti i vini sono puntualmente catalogati.

Vini DOC e vini DOCG a confronto

Sommario

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza sul DOC significato e sulle altre sigle dei vini

Quale è la differenza di categoria tra un vino DOC e vino DOCG ? Vediamo di fare un pò di chiarezza e capire come fare per riconoscere l’acronimo doc.

Con la sigla DOC, che come abbiamo detto, è l’acronimo di Denominazione di Origine Controllata, cataloga tutti quei vini che sono prodotti con uve raccolte in un determinato territorio.

La sigla Denominazione di Origine Controllata, che è impressa sulle etichette del vino, serve per indicare un prodotto vinicolo di qualità:

  • DOC significato di qualità e caratteristiche ben individuate… ;
  • Fatto con materie prime;
  • Una zona specifica;
  • Un disciplinare di produzione approvato con un decreto ministeriale da seguire;

Un vino di Denominazione di Origine Controllata, è analizzato accuratamente, prima di essere messo sul mercato, per verificare che rispetti tutti quei parametri indicati nel disciplinare.

Normalmente, un vino prima di diventare di Denominazione di Origine Controllata, ha ottenuto e mantenuto, il marchio I G T (Indicazione Geografica Tipica), per almeno 5 anni.

Il vino italiano DOC, non garantisce solo l’origine del vitigno, ma anche la qualità del prodotto stesso. Quindi DOC significato più ampio di garanzia nell’acquisto.

Vino classico, vino riserva e vino superiore

Trascorsi 10 anni nella classificazione DOC un vino, può passare alla denominazione DOCG; acronimo di Denominazione di Origine Controllata e Garantita, che conferisce un prestigio ulteriore all’etichetta del vino.

Certo che non tutti i vini di Denominazione di Origine Controllata, diventano automaticamente DOCG: ma solo quelli che superano le analisi organolettiche e chimico-fisiche, previste nel disciplinare DOCG.

I test sono effettuati sul vino in fase di produzione, e anche ripetuti, nella fase dell’imbottigliamento,

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In questa fase una commissione procede anche con l’assaggio, per una valutazione sensoriale del vino stesso. Se l’assaggio del vino non supera questi test, non può passare alla denominazione successiva DOCG.

  1. I vini DOC significato e denominazione DOCG hanno ulteriori classificazioni:
  2. Vino “classico” prodotto in una zona DOC o DOCG con una storia preminente;
  3. Vino “riserva” è un vino con un ulteriore processo di invecchiamento, superiore a quello previsto dal disciplinare;
  4. Categoria “superiore”, sono quei vini di Denominazione di Origine Controllata o DOCG. Questi sono ottenuti da vitigni che hanno una resa per ettaro inferiore al 10% previsto normalmente dal loro disciplinare.

Vini I g t, significato dell’acronimo

Il marchio I G T significa Indicazione Geografica Tipica, ed è la terza delle cinque denominazioni e classificazioni riconosciute ai vini in Italia.

Con questo termine sono indicati tutti quei vini prodotti in aree geografiche ampie, che comunque seguono il disciplinare specificato della legge.

Dal 2010, la classificazione IGT, è inserita nella categoria comunitaria IGP (Indicazione Geografica Protetta), così come i marchi DOCG e DOC, che sono sotto la denominazione DOP.

In generale quindi, il marchio Igt, è un vino tipico italiano riconosciuto dall’Unione Europea.

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Cosa prevede il marchio IGT

Per poter ottenere la certificazione I G T, un vino deve essere prodotto nella rispettiva indicazione geografica: le uve utilizzate per la produzione, devono provenire, per almeno l’85%, esclusivamente da tale zona geografica.

Inoltre devono essere specificate le caratteristiche organolettiche.

Si tratta, ovviamente, di requisiti meno restrittivi di quelli richiesti per i vini DOC; ma queste indicazioni rendono importanti i vini IGT, perché li distinguono dal vino da tavola, che non ha un disciplinare.

Inoltre, un vino Igt può diventare Doc, trascorso un periodo di 5 anni e che rispetti i requisiti richiesti dal disciplinare DOC.

Per approfondire ulteriormente il discorso sul DOC significato, ti consiglio di leggere l’articolo sul “disciplinare di produzione” presente sul sito It. Wikipedia.com