Semi di canapa proprietà: a tavola con la cannabis, un vero superfood!
Storicamente la canapa è stata coltivata per millenni dell’umanità, in particolare dalle tribù dell’Asia centrale. I semi di canapa erano considerati un elemento importantissimo nella dieta e consumati comunemente per le loro proprietà.
Grazie agli studi più recenti e alla notevole pressione fatta per sdoganare questo importante prodotto della terra, di recente anche nella dieta occidentale hanno iniziato a fare la loro comparsa prodotti a base di Cannabis. Per informazioni su come coltivare i semi di cannabis, clicca qui.
Il problema principale che ha impedito per molto tempo a questo prezioso alimento di entrare sulle nostre tavole è legato più che altro alla complessità della propaganda fatta ai danni della Cannabis Indica e Sativa e ancora ci sono molte controversie sulla loro distinzione.
Per fortuna sempre più persone, si sono informate e hanno scoperto che le proprietà dei semi di cannabis, sono davvero incredibili dal punto di vista alimentare, e che sono sani e gustosi.
Semi di canapa proteine per tutti
Innanzitutto i semi di canapa vantano un contenuto proteico altissimo rispetto ad altri e ci sono due teorie filo-genetiche dominanti per la distinzione delle varie tipologie di cannabis.
Una vede la Sativa come una specie unica con diverse sottospecie, l’altra invece punta a distinguere Cannabis Sativa e Indica; gli studi genetici sono ancora poco soddisfacenti e non riescono a confermare pienamente nessuna delle due teorie, soprattutto a causa del notevole livello di selezione fatto nei millenni dagli agricoltori.
Cannabis Sativa e semi di canapa indiana
La Cannabis Sativa è sempre stata coltivata in Occidente in una sua varietà grande ed una piccola, la prima usata per la produzione di prodotti tessili di vario tipo e la seconda invece a scopo alimentare.
La cannabis indica o semi di canapa indiana invece, che viene principalmente prodotta nel subcontinente da cui prende il nome, è dotata di proprietà psicotrope e in Italia la sua coltivazione è consumo sono vietati.
Una buona parte della recente ricomparsa della canapa come alimento è legata alla crescita del successo dei regimi alimentari vegani e vegetariani, perché il contenuto di proteine molto elevato nei suoi semi si accompagna anche a un loro elevato livello qualitativo.
In numeri, più o meno il 30% in peso dei semi è formato da amminoacidi essenziali, cioè quelli necessari per la sintesi delle proteine, che nella dieta priva di carne e di prodotti di origine animale vanno tenuti particolarmente sott’occhio, se si segue un regime specifico.
Principali nutrienti dei semi di canapa
Dai semi di canapa si ottiene una farina e un olio, che la rendono molto facile da utilizzare come ingrediente, ovverosia integratore, per le diete carenti di base di proteine, come quelle vegane e vegetariane. In queste, infatti spesso si deve ricorrere a grandi quantità di cibo, per ottenere piccoli risultati dal punto di vista nutrizionale, relativamente all’aspetto delle proteine.
Grazie all’abbondanza di queste sostanze si riesce ad ottenere una notevole massa non grassa, quindi costruttiva e sana. Inoltre molte sostanze contenute all’interno dei semi sono di ausilio per il sistema immunitario. Nella frazione attiva, cioè escludendo le fibre, troviamo acidi grassi polinsaturi che sono indispensabili per la salute del sistema muscolo-scheletrico e soprattutto di quello endocrino.
Utilizzare semi di canapa consente di introdurre nell’organismo, discrete quantità di grassi omega-6 e omega-3 che sono indispensabili per il sistema cardiocircolatorio, perché aiutano a ridurre il colesterolo LDL e a regolare la pressione sanguigna.
Questo vale sia per le diete a base vegetale che per quelle che comprendono proteine di origine animale. Ovviamente trattandosi di semi, non mancano altri apporti come sali minerali e vitamine. Anche le fibre sono presenti in buona quantità, anche se non tutti i prodotti a base di canapa se ne possono considerare una fonte efficace.
Mangiare i semi di canapa
I semi di canapa sono un alimento molto interessante, ma ovviamente non si possono mangiare così come sono prodotti dalla pianta, perché il guscio è piuttosto duro e soprattutto non edibile.
Tuttavia decorticandoli possono essere tranquillamente aggiunti a zuppe o insalate, cotti oppure crudi, se non si vuol usare la farina ottenuta tramite macinatura a freddo, oppure l’olio spremuto sempre questa tecnica.
Se si vuol iniziare a gustare i semi e soprattutto a godere dei loro apporti proteici e calorici, non che dei vantaggi offerti alla salute dal loro contenuto di vitamine e sali minerali, bisogna capire alcuni fattori importanti.
Innanzitutto i prodotti a base di canapa hanno un sapore particolare, sia che si tratti di olio, farina o direttamente semi e si deve imparare come utilizzarli.
Semi di canapa decorticati proprietà…
I semi decorticati di canapa si possono aggiungere tranquillamente nella proporzione, di uno o due cucchiai a testa nelle zuppe come se si trattasse di un comunissimo legume minore. Naturalmente per gli appassionati si possono scegliere anche quantità più elevate senza nessun problema, è soltanto una questione di gusto.
L’olio di semi di canapa, ottenuto per spremitura a freddo per non ossidare la componente grassa, invece ha un sapore leggermente amarognolo e vagamente simile a quello di semi.
Alcuni lo apprezzano direttamente in purezza e ne usano più o meno un cucchiaio da mettere sull’insalata, altri invece preferiscono mescolarlo con altri, usando olio d’oliva o di girasole.
Per iniziare, una buona miscela è quella di un quinto di olio di semi di canapa e quattro quinti di altro tipo. Questo se volete cominciare ad abituarvi al sapore in maniera progressiva. Niente vieta naturalmente di usarlo così come si trova nella boccetta.
Farina di semi di canapa: proprietà e come usarla un cucina
La farina di semi di canapa invece è leggermente più complessa da usare, perché essendo una farina di tipo proteico non lievita, quindi non si può utilizzare direttamente per fare pane, dolci o focacce.
Va utilizzata in miscela con altre come quella di grano, se si intende panificare, oppure di ceci, con il cui sapore si sposa benissimo così come col mais.
Per non alterare il contenuto proteico, però è bene non cuocere eccessivamente la farina di canapa, quindi se volete aggiungerla a polente o minestre, è utile mescolare un cucchiaio poco prima di servire in tavola.
In sostanza la farina di canapa andrebbe utilizzata più o meno come si fa con il cruschello, visto che ha un elevato apporto in fibre, il che la rende un interessante prodotto alimentare per preparazioni integrali. Rende leggermente più friabili i biscotti e dona loro un sapore particolare, facile da mediare per esempio con il cioccolato belga, molto morbido e burroso.
Molti dei principi attivi contenuti nei semi di canapa sono liposolubili, quindi la soluzione migliore per fare in modo che la farina dia un buon risultato è quella di mescolarla con il burro, oppure con l’olio di semi se si sta seguendo un regime vegetariano o vegano, prima di impastare.