Coltivazioni canapa
Coltivazioni canapa
Coltivazioni canapa
Coltivazioni canapa e utilizzo in cucina


Le coltivazioni canapa in Italia sono legali, a condizione di seminare varietà
industriali, a basso contenuto di THC (la sostanza ad effetto psicotropo).

La canapa si può coltivare per varie applicazioni: industriali (tessuti, carta),
edili (bioedilizia), alimentari (semi, olio, farina), farmaceutiche.
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Cannabinacee.

L’arbusto presenta una lunga radice: varia in altezza (da 75 cm a 6 metri) e può
arrivare ad una profondità di 2 metri. Dipende dalla varietà seminata ma
anche dalla tecnica di coltivazione.
Indipendentemente da ciò che si vuole ottenere (semi, infiorescenze, fibre), la
cannabis coltivata migliora il terreno, depura il suolo smaltendo sostanze
inquinanti.

In Italia, il clima per la piantagione di canapa risulta perfetto.
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Coltivazioni canapa: come avviare l’attività

Sommario


Non ci si improvvisa coltivatori di canapa, nel nostro Paese.

  1. Coltivazioni canapa ecco cosa fare per essere in regola:
  2. Seminare una varietà di canapa iscritta nel Catalogo Europeo delle sementi
    (contenenti una quantità di THC inferiore allo 0,2%).
  3. Possedere la fattura di acquisto del seme e il cartellino che ne attesti la
    certificazione;
  4. Comunicare l’attività alla più vicina stazione delle Forze dell’Ordine.

Coltivare la canapa: semina e raccolta

Per le coltivazioni di canapa, bisogna scegliere il terreno più adatto:
profondo (almeno 70 cm), leggero e di medio impasto.
La semina avviene in primavera (entro marzo): bisogna procedere come per i
cereali usando una seminatrice da frumento.

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Le piante devono essere disposte ad una distanza di 15-20 cm l’una dall’altra
Non esagerare con l’acqua: il ristagno può danneggiarla e causare la morte
delle piante.Per la raccolta, bisognerà attendere a fine agosto.
Dopo aver falciato le piante, queste vengono lasciate macerare nei campi per
circa 40 giorni finché non saranno completamente essiccate.

Se ti interessa cogliere le infiorescenze devi saper riconoscere gli esemplari
maschili ed eliminarli scegliendo solo fiori femminili non fecondati. La
femmina si riconosce dal fatto che produce più foglie.

Al contrario, se coltivi per raccogliere il seme, la fecondazione è
fondamentale, dunque la presenza di fiori maschili è necessaria. I semi vanno
raccolti subito ed essiccati entro 12 ore a bassa temperatura, mentre le fibre
devono essere raggruppate in steli o balle.

I semi per uso alimentare possono essere spremuti per ottenere olio.
Fiori e foglie si utilizzano per preparare caramelle o birre, gli oli essenziali
si usano per realizzare profumi.

Le fibre vengono impiegate nell’industria tessile (abbigliamento, imbottiture di
materassi) o edile (bioedilizia), ma anche per realizzare pannelli isolanti,
pannolini, mangimi.

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La richiesta di canapa bio

La canapa è una pianta resistente, poco soggetta a parassiti animali e poco
esigente riguardo all’irrigazione.
Scegliere coltivazioni di canapa con metodo biologico significa valorizzare il
prodotto sul mercato.

Spesso, per l’uso alimentare e terapeutico, le aziende
acquirenti richiedono canapa bio.
La concimazione è importante per ottenere produzioni qualitative. Un metodo
di fertilizzazione biologica
tradizionale per la canapa è il sovescio da
interrare almeno un mese prima della semina.

Proprietà e benefici della canapa alimentare


Dopo aver trattato di coltivazioni canapa, concludiamo descrivendo le
proprietà e i benefici della cannabis ad uso alimentare.
Ecco quali sono le sue proprietà:

  • Coltivazioni canapa e gli elementi nutritivi:
  • Proteine: i semi di canapa contengono gli otto aminoacidi essenziali;
  • Acido linoleico, che fa parte degli acidi grassi polinsaturi (gruppo Omega 6);
  • Vitamina E e vitamine B, in particolare B12;
  • Sali minerali (calcio, magnesio, potassio).
    La canapa ha un elevato valore nutrizionale ed è una grande alleata contro
    le malattie cardiovascolari, acne, eczemi, patologie del sistema respiratorio,
    arteriosclerosi.
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Canapa in cucina


La canapa in cucina è una realtà, sempre più diffusa, che consente di
arricchire piacevolmente i nostri menù.
Le varie ricette di carne e pesce possono essere arricchite con questo
ingrediente che integra l’apporto proteico della nostra dieta.


La canapa alimentare (non contenente sostanza psicotropa ovvero THC) è
molto gustosa e si presenta in varie forme (farina, olio, semi). È un
ingrediente utile per antipasti, primi, secondi, contorni, dolci, snack.
Con la farina si possono preparare pasta, pane, pizza, focacce, biscotti.

L’olio di canapa, ricavato dalle coltivazioni canapa, viene utilizzato per condire a crudo gli alimenti o preparare
paté, creme, frullati ed estratti. Esiste anche il gelato alla canapa.

Sapore e odore variano in base alla provenienza, alla coltivazione, ai tipi di
terpeni contenuti nella cannabis. Si passa da sfumature speziate a variazioni
fiorite e fruttate.

Se vuoi approfondire la storia sulle coltivazioni canapa ti consiglio di leggere l’articolo su It.Wikipedia.org